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Capitale mondiale dell’architettura 2023: Copenaghen

Copenaghen nel 2023 sarà la capitale mondiale dell’architettura

Copenaghen nel 2023 sarà la capitale mondiale dell’architettura. Succede a Rio de Janeiro che lo è stata nel 2020.

La città danese ospiterà anche il forum internazionale dedicato all’urbanistica e all’architettura sostenibile del futuro (28° Congresso Mondiale dell’Architettura della UIA). Lo hanno deciso l’Unesco e l’UIA.

Il tema del forum della città brasiliana era: “All the worlds. Just one world”. Si è svolto completamente online.

DICHIARAZIONI

Siamo molto felici di vedere la torcia del titolo di Capitale Mondiale dell’Architettura passare a Copenaghen da Rio de Janeiro. L’inaugurazione della Capitale mondiale dell’architettura a Rio è stata un vero successo e ha sottolineato l’importante ruolo della pianificazione urbana, in particolare nel contesto della pandemia urbana. Copenaghen si baserà sui risultati di Rio, continuando a mostrare il modo in cui architettura e cultura possono rispondere alle sfide del nostro tempo, soprattutto in campo ambientale”.
Lo ha detto Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO.

UIA e UNESCO collaborano dal 2018. Si vuole mettere in luce l’incidenza dell’architettura e dell’urbanistica sulla cultura e in particolare sull’identità urbana sostenibile. Ogni tre anni la Capitale Mondiale dell’Architettura è anche la sede di un forum globale in cui si parla di urbanistica contemporanea.

COPENAGHEN CAPITALE MONDIALE DELL’ARCHITETTUREA 2023: UNA DECISIONE CHE NON STUPISCE

La scelta di Copenaghen come capitale dell’architettura 2023 non è per niente sorprendente in quanto si tratta di una delle città più belle del mondo con palazzi stupendi e canali meravigliosi. Mescola tradizione e contemporaneità.

 

Inoltre, il design danese è uno dei più rinomati.

Com’era prevedibile, l’edizione del 2023 sarà all’insegna della sostenibilità. Infatti, il tema assegnato alla capitale danese è “Sustainable Futures – Leave No One Behind”.

L’obiettivo è capire se e come l’architettura e il design urbano possano aiutare a raggiungere i 17 obiettivi di Sviluppo urbano sostenibile che sono stati indicati dall’ Onu.

E anche in questo caso non c’è da stupirsi che la scelta sia caduta su questa città in quanto molte aziende danesi sono all’avanguardia in questo ambito. Ad esempio, c’è un’azienda che produce sgabelli a partire dai fusti esausti della birra Carlsberg mentre altre aziende o hanno eliminato la plastica o utilizzano quella riciclata. Quella dei fusti della birra ne fa anche altri usando le penne per l’insulina.

Un Paese verde

Ricordiamo anche le numerose pale eoliche che ci sono sul territorio danese. Sono lì da molto tempo, da ben prima che il tema della protezione all’ambiente fosse così sentito a livello mondiale. Oppure la loro cultura delle piste ciclabili e dell’uso delle biciclette. Inoltre, nel 2014 è stara Green Capital d’Europa nel 2014 e punta a diventare carbon free entro il 2025.


Ma già adesso i risultati sono positivi. Anche grazie ai suoi abitanti.

È stata utilizzata l’espressione grande insalata, che indica l’utilizzo combinato di energie alternative (sole, vento, maree, idrogeno). A Copenaghen le imbarcazioni si muovono lungo i canali grazie ai pannelli solari e a dei motori non inquinanti

E poi c’è Samsø, un’isola “al 100 per cento rinnovabile”, del tutto autonoma dal punto di vista energetico. È la prima al mondo e si trova più o meno a metà strada tra Jutland e Sealand.

Isola di Samso

Inoltre, il governo danese ha deciso di non concedere nuove licenze per la ricerca di petrolio e di gas nel Mare del Nord e che dal 2050 non si potranno più estrarre idrocarburi dai fondali marini.

Pertanto, la scelta di Copenaghen come capitale mondiale dell’architettura 2023 è perfetta.

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