Architettura

Enclave e spostamento tra Comuni

Spostamenti tra comuni

Uno degli argomenti di cui si parla di più in questo periodo è quello dello spostamento tra comuni e tra regioni. A Natale e a Capodanno si potrà sconfinare?

Spostamento tra comuni: casi al limite

È uscito anche un problema nel problema: i locali al cui interno corre un confine. Ci sono addirittura case in alcune stanze sono in una città o in un paese e altre stanze in un altro.

Poi ci sono quelle strade che hanno un lato in un comune e un lato in un altro comune. Quelle situazioni in cui a metà c’è il confine sono normali e quindi uno sa che proseguendo entra in un’altra città. Soprattutto perché quasi sempre c’è un cartello che lo segnala. E quindi uno sa che sta effettuando uno spostamento tra comuni.

Peccato che non sempre ci sia il cartello.

Sant’Adele

Senza andare troppo lontano, ne troviamo un esempio nella Città Metropolitana di Milano, tra Corsico e Buccinasco, nel quartiere Sant’Adele. Via Fratelli Kennedy di Corsico diventa via Mantova di Buccinasco e via Concordia (Corsico) diventa via Petrarca (Buccinasco) senza che un cartello lo annunci. Lo si capisce guardando i cartelli dei passi carrabili oppure le insegne delle vie.

Enclave

Belgio o Paesi Bassi? Il caso di Baarle Hertog

Qualcosa di analogo, ma in modo molto più confuso, capita a Baarle Hertog. Si tratta dell’enclave più intricata d’Europa, Baarle-Hertog è nel territorio dei Paesi Bassi. Però appartiene al Belgio, esattamente alla Provincia di Anversa. Fin qui, nulla di così strano: nel mondo ci sono tante enclave. Ma in questo caso, ci sono delle enclave olandesi all’interno di quella belga.

Baarle-Hertog confina con Baarle-Nassau, che invece è olandese. Non c’è una linea dritta e netta che li separa, ma isolette sparse appartenenti al Regno Guglielmo IV Alessandro dentro a un territorio che è del Re Filippo e della regina Mathilde.

Per la precisione, ci sono ventidue territori fiamminghi e sette olandesi.

Chi passeggia in questo luogo passa più volte dal Belgio e all’Olanda e viceversa. Da qualche anno per terra ci sono i confini bianchi tratteggiati. Tuttavia, per sapere se il punto in cui ci trova appartenga al Regno dei Sassonia-Coburgo-Gotha o a quello degli Orange-Nassau è opportuno consultare una cartina. Oppure, meglio ancora, guardare le cabine telefoniche, le cassette postali, i cartelli stradali, le targhe delle macchine, le lastre di marmo sui marciapiedi. Altro elemento: le bandierine, belghe o olandesi, vicino ai numeri civici, presenti soprattutto nelle strade in cui è più facile che un ospite si senta spaesato. Anche gli arredi urbani cambiano.

Meglio belgi

È vero che la lingua è la stessa, ma le due varianti sono diverse. Le manichette dei pompieri olandesi hanno bisogno di un adattatore per potere usate nelle Fiandre e viceversa. Tra le due popolazioni non ci sono tensioni.

Probabilmente, con il Covid ci sarà stato qualche problema amministrativo.

Ci sono negozi che sono in uno Stato e quando si esce si entra nell’altro.

Alcuni edifici e alcuni locali sono di qua Belgio e di là Paesi Bassi. Ad esempio, un bar e un appartamento. Non sono molti, però. In certi casi, è possibile scegliere e sembra che la tendenza sia quella di stare sotto Anversa.

Da secoli

Questa situazione dura dal 1479. Ha avuto sviluppi nel 1648 e nel 1843.

Hanno provato più volte a mettere a posto questa strana situazione, ma ci hanno rinunciato: troppo complicato. Nel 1959 la Corte di Giustizia dell’Aia ha confermato che Baarle-Hertog è belga. C’era un contenzioso tra i due Stati.

Del resto, crediamo che la maggior parte dei turisti che va in questo posto ci vada solo per questo motivo.

Enclave ed exclave in Italia

Ma sapete che anche in Italia ci sono le enclave e le exclave? Le enclave e le exclave sono territori di un ente territoriale in un altro territorio e sono la stessa cosa. Si usa enclave in riferimento al luogo in cui si trova ed exclave in riferimento all’ente cui appartiene.

Campione d’Italia

La più famosa è senza dubbio quella di Campione d’Italia, comune della Provincia di Como circondato interamente dalla Svizzera. In questo caso, per la Svizzera è un’enclave e per l’Italia è un’exclave.

Qui siamo però ancora nell’ambito di territori di uno Stato all’interno di un altro. Sono interessanti anche quelle regionali.

Dov’è Ca’ Raffaello?

Ca’ Raffaello è sotto Arezzo, ma dentro all’Emilia Romagna, dentro la Provincia di Rimini. Ca’ Raffaello è una frazione di Badia Tedalda. Fino al 2009, Ca’ Raffaello era nelle Marche, ma il comune in cui si trova ha scelto di cambiare regione. Ha un area di 15 kmq ed è l’enclave regionale più grande d’Italia.

Ca’ Raffaello all’inizio del XVII secolo fu comprata dal Granduca di Toscana. Prima era dei Gonzaga di Novellara e Bagnolo.

La Romagna Toscana

Viene in mente la Romagna Toscana: undici comuni della provincia di Firenze che Mussolini fece passare sotto Forlì. Lo fece affinché il Tevere nascesse dalla provincia in cui era venuto al mondo lui. Infatti, il Monte Fumarolo, da cui ha origine il fiume, è in quella zona. C’è da dire che quell’area da un punto di vista linguistico e culturale è romagnola.

Altre enclave

Lama Superiore e Valle Inferiore sono in provincia di Piacenza, ma sono nel comune di Brallo di Pregola, in provincia di Pavia. In compenso, ci sono enclave lombarde in Piemonte (pavesi nell’Alessandrino).

San Pellegrino in Alpe

San Pellegrino in Alpe è un territorio dell’Emilia Romagna in Toscana. Per metà è sotto Lucca e per metà è sotto Modena.

C’è una disputa sull’appartenenza del santuario in cui secondo la tradizione sono custodite le reliquie di San Pellegrino delle Alpi e di San Bianco, suo discepolo.

La leggenda narra che i resti dei santi furono messi su un carro trainati da due buoi, uno emiliano e uno toscano. I due animali si fermarono nel punto in cui ora sorge il santuario.

Ora la natura della controversia non è più chiara, ma la linea di confine passa a metà della teca e la testa e il busto sono in Emilia-Romagna e le gambe in Toscana.

A San Pellegrino in Alpe abitano poche persone, che a volte si devono rivolgere sia al comune di Frassinoro sia a quello di Castiglione, i due comuni tra cui è divisa la frazione.

Sulla linea di demarcazione c’è anche un bar, quindi tutti i clienti ogni giorno, limitazioni permettendo, effettuano uno spostamento tra comuni.

Il barone di Monte Ruperto

Monte Ruperto è una frazione di Città di Castello (Pg) che si trova nelle Marche. È disabitata e nessun cartello segnala che si sta effettuando uno spostamento tra comuni. Anzi, tra regioni.

Nel XIII secolo i signori di Monte Ruperto regalarono Monte Ruperto a Città di Castello per ringraziarli di un aiuto militare. Le cedettero anche il titolo nobiliare e quindi chi diventa sindaco di Città di Castello diventa anche barone di Monte Ruperto. Un po’ come ad Andorra.

Capoluoghi con enclave

L’Aquila, Campobasso, Fermo, Taranto e Trapani hanno delle enclave. Le citiamo perché sono capoluoghi. Persino Roma e Torino ne hanno.

Enclave provinciali

Milano

San Colombano al Lambro quando venne istituita la provincia di Lodi decise di rimanere sotto Milano, a differenza di tutti i comuni che la circondan

Lecce

C’è anche un comune, Surbo, che è dentro Lecce.

I motivi, come nei casi di Baarle e di Monte Ruperto, risalgono alla notte dei tempi, a feudi, nobili e signorie.

Spostamento tra comuni o spostamento tra Stati?

Abbiamo escluso da questo discorso gli Stati che sono dentro altri Stati (Lesotho, San Marino, Swatziland, Città del Vaticano). In questo caso, non si fa uno spostamento tra Comuni, ma tra Nazioni, in modo analogo a Campione. Per inciso, anche Washington DC è un’enclave.

Un paese, due riti

Chiudiamo con una curiosità: il comune di Capiago Intimiano per metà segue il rito ambrosiano e per metà quello romano. Intimiano appartiene alla diocesi di Milano, Capiago a quella di Como. Raro che capiti senza dover fare uno spostamento da un comune a un altro.

2 commenti su “Enclave e spostamento tra Comuni

  1. Francesco ha detto:

    Ci sono alcune imprecisioni in questo articolo.
    Ca’ Raffaello non è «sotto» Arezzo, ma sotto Badia Tedalda. Analogamente i comuni della c.d. Romagna toscana che fanno parte della provincia di Forlì-Cesena non sono sotto Forlì, e San Pellegrino in Alpe non è sotto né Modena né Lucca, ma sotto Frassinoro (comune afferente alla provincia di Modena) e sotto Castiglione Garfagnana (comune afferentea lla provincia di Lucca). San Colombano al Lambro non è sotto Milano, ma è un comune a sé afferente alla città metropolitana di Milano (ex provincia di Milano). L’ente locale fondamentale, che amministra il territorio autonomamente, è il comune, non la provincia o la città metropolitana, che sono enti locali di area vasta, i quali svolgono funzioni di coordinamento sovracomunale. Far parte della provincia di Lecco (dico per dire) non significa stare “sotto” Lecco, perché il Comune di Lecco non ha alcun poteree sugli altri comuni afferenti alla stessa provincia, mentre la provincia esercita le sue funzioni su tutti i comuni che vi afferiscono, compreso il capoluogo (che generalmente dà il nome ad essa).
    Infine, il comune di Casalnuovo di Napoli è suddiviso tra 3 diocesi: l’archidiocesi di Napoli, la diocesi di Acerra e la diocesi di Nola. Il comune di Napoli è suddiviso tra 2 diocesi: l’archidiocesi di Napoli dal quartiere Posillipo verso est, mentre la diocesi di Pozzuoli dal quartiere Fuorigrotta verso ovest (Fuorigrotta, Soccavo, Pianura e Bagnoli, quartieri amministrativi che comprendono altresì le località di Agnano Terme, Pisani e Nazaret nonché l’isola di Nisida).

    1. Massimiliano ha detto:

      Grazie della precisazione. Abbiamo utilizzato “essere sotto” come sinonimo di “essere in provincia di”, per non essere ripetitivi.
      Per quanto riguarda l’ultima parte del commento, nell’articolo si dice che è un caso raro, non unico. Inoltre, Casalnuovo di Napoli è molto più grande di Capiago Intimiano. Tuttavia, la cosa interessante è che nelle due diocesi si seguano due riti differenti, quello romano e quello ambrosiano.

      Cordialmente.

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