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FUORISALONE 2020, TRA COVID E VIRTUALIT À (E SENZA SALONE)

Foto FUORISALONE-MILAN-WEEK

Il Fuorisalone si è fatto lo stesso, anche se l’edizione di quest’anno (2020) del Salone del Mobile è saltata per colpa del Covid-19, slittando al 2021 (si spera). Le date sono andate dal 28 settembre al 10 ottobre.

Paragrafo a uso di chi non conosce Milano

Il Fuorisalone, per chi non lo sapesse, consta di una serie di eventi che accompagna il Salone del Mobile. Insieme, danno vita alla Milano Design Week, che, generalmente, si tiene ad aprile ed è molto attesa.

In questa settimana, aziende e designer promuovono il proprio brand, la propria attività e le proprie realizzazioni. Molti negozi tengono aperto più a lungo e offrono aperitivi: è un modo per farsi conoscere di più. Molti spazi espositivi e degli eventi di Fuorisalone sono all’interno dei cortili ed è un’occasione per visitarli (molti sono spazi privati e non sono accessibili al pubblico).

È un momento di portata mondiale e nel corso questa settimana nella nostra città si respira un’atmosfera internazionale, ancor di più di quanto non avvenga normalmente. Durante il periodo del Salone del Mobile e del Fuorisalone si può capire dove sta andando il design.

Insomma, è una settimana di festa.

Virtualità e piattaforma multicanale

Purtroppo, quest’anno le cose sono andate un po’ diversamente. La pandemia ha indotto gli organizzatori ad annullare l’edizione 2020 del Salone del Mobile, ma, grazie Fuorisalone.it. la Design Week c’è stata lo stesso.

La piattaforma Fuorisalone Digital ha esordito il 15 giugno. Di questa piattaforma vogliamo mettere in evidenza Fuorisalone Tv e Fuorisalone Meets. Inoltre, i nuovi canali Fuorisalone Japan e Fuorisalone China danno la possibilità di distribuire dei contenuti.

Questa piattaforma è costituita da Web Portal, Magazine, Social Media e Newsletter, Fuorisalone Tv, Fuorisalone Meets Fuorisalone Japan e Fuorisalone China.

Fuorisalone e la Design City Edition hanno dato vita a due settimane di eventi che si sono tenuti negli showroom e in  altri luoghi di Milano che sono adibiti al design. Alcuni eventi si sono tenuti all’aperto.

2020, il Fuorisalone non lascia ma raddoppia

Gli eventi sono stati raggruppati secondo le categorie (Architettura, arredo, arte, bagno, conferenze e workshop, cucina, esterni, food and beverage, giochi e giocattoli, grafica, illuminazione, installazioni, materiali speciali, party, product design, sostenibilità e tecnologia). Oppure secondo dei percorsi. I distretti sono ormai una costante di questo evento. Non ci sono solo percorsi geografici, ma anche quelli concettuali.

L’edizione autunnale si è posta in continuità con la prima edizione digital lanciata il 15 giugno 2020.

Un’occasione per le aziende e per la città

Anche se il Salone del Mobile nel 2020 non ha avuto luogo, tante aziende non sono rimaste a guardare ma ne hanno approfittato per ristrutturare la loro comunicazione sui canali digitali e la nuova piattaforma Fuorisalone Digital è nata anche per loro. Naturalmente, non diciamo che sia un palliativo, ma sul sito ufficiale si può leggere: “pur consapevoli che il digitale non potesse sostituire del tutto quello che accade a Milano durante la Design Week”.

Il Salone del Mobile e il Fuorisalone sono molto importanti per Milano, sia dal punto di vista economico sia da quello sociale (anche per il ruolo aggregativo ed un’occasione per fare  conoscenze nuove) e con il tempo hanno sancito il ruolo di capitale mondiale del design della nostra città.

Virtualità e Covid-19

Vista la situazione, si è pensato di dare alle persone la possibilità di scaricare allegati, foto, video e contatti delle aziende e dei designer (è anche un momento in cui fare business e public relation). In alcuni casi, addirittura  è stato possibile visitare virtualmente lo showroom in 3d.

Le tematiche di questa edizione

In particolare, segnaliamo una manifestazione dedicata alla cultura del progetto e dell’innovazione, la riprogettazione degli spazi urbani  e l’attenzione alla sostenibilità e al riutilizzo e all’economia circolare. Milano sta diventando sempre di più una città ecostenibile. Anche le riflessioni sui nuovi modi di intendere gli spazi urbani e la mobilità dei cittadini e delle merci hanno ricoperto un ruolo importante.

Fuorisalone TV ha trasmesso alcuni dibattiti e alcune tavole rotonde in live streaming
Non solo: Fuorisalone TV tutti i giorni ha trasmesso dei contenuti che sono stati disponibili solo online. Infine, chi lo ha voluto ha potuto partecipare a webinar su Fuorisalone Meets.

I protagonisti

In via del tutto straordinaria Fuorisalone.it nel corso della Fuorisalone Design City Edition ha dato la possibilità di pubblicizzare eventi che non svolgono a Milano a patto che rientrino nel contesto della Milano Design City.

Sono stati sessantasei i protagonisti della Milano Design City 2020. Possiamo citare la Triennale Milano, l’Adi (Associazione per il Disegno Industriale), Polidesign, il Politecnico di Milano, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, Rossana Orlandi, Super Studio Group, Elle Decor, Ad Boffi, De Padova, Giorgetti, Cappellini, Cassina, Poltrona Frau, Lualdi Porte e Cimbali (solo per citarne alcuni).

Design e cultura: visite gratis

C’è stata anche la possibilità di effettuare visite gratuite al Museo del Design Italiano con la guida illustre del presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri, del direttore del museo Joseph Grima, del designer Fabio Novembre e di Marva Griffin, che è la creatrice e la curatrice del Salone Satellite e da tanti altri.

Lo scopo di queste visite è che il pubblico veda una selezione degli oltre 1600 oggetti della collezione della Triennale di Milano. Per saperne di più, cliccate qui.

Uno dei protagonisti di questo periodo è stato Studiolabo che ha lanciato il progetto Brera Design Days che aveva lo scopo di approfondire le tematiche legate alla cultura del progetto e del design.

Brera era uno dei distretti ed è ormai uno dei più classici, se non altro per il suo legame con l’arte e con dei protagonisti del design e della cultura. Per vedere gli altri, cliccate qui.

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