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Salone del Mobile 2022, le nuove date

Salone del mobile 2022

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Il Salone del Mobile si svolgerà dal 7 al 12 giugno 2022 e non dal 5 al 10 aprile, come previsto in un primo momento. Molto probabilmente nei prossimi giorni verrà fatta una conferenza stampa ad hoc.

Non cambia, invece, il luogo: la Fiera di Milano (a Rho).

Il Corriere della Sera la scorsa settimana ha scritto che le date attuali sono al vaglio a causa dell’ultima ondata di Covid-19, che sta costringendo a riprogrammare gli eventi internazionali che si devono svolgere a Milano.

NON SOLO IL SALONE DEL MOBILE: GLI ALTRI SLITTAMENTI DEL 2022

Altre fiere milanesi hanno visto cambi di data.

La fiera dei trasporti Transpotec, la mostra dell’occhialeria Mido e la mostra di turismo (il Bit) sono già state spostate più avanti. Si terranno questa primavera. Salvo imprevisti causati dalla pandemia.

“Fiera Milano sta facendo un ottimo lavoro gestendo e riorganizzando i calendari fieristici dei prossimi mesi

Per quanto riguarda il Salone, l’enorme interesse degli espositori a partecipare sottolinea che c’è una grande voglia di lavorare a un evento essenziale per l’intera comunità del mobile e del design. Ora è estremamente importante far funzionare il sistema e confermiamo di essere pronti a gestire meglio i diversi scenari”. Queste le parole di Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.

L’edizione del 2020 del Salone del Mobile è stata cancellata a causa della pandemia. Mentre quella dell’anno scorso, che è stata ribattezzata Supersalone, si è tenuta settembre.

Altri eventi (non milanesi) colpiti dalla pandemia:

Il Covid-19 sta colpendo gli eventi per il terzo anno consecutivo. Ad esempio, la fiera IMM Cologne è stata cancellata, l’edizione di gennaio di Maison&Objet è stata posticipata a marzo e lo Stockholm Furniture & Light Fair è stato spostato a settembre.

Ci auguriamo che il 2022 sia l’ultimo anno in cui il Salone del Mobile ha dei problemi.

 

Se questo articolo vi è piaciuto, commentatelo.

Fonte: Dezeen

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3 commenti su “Salone del Mobile 2022, le nuove date

  1. claudio ha detto:

    Scritto in un Italiano strampalato. Errori di sintassi ed ortografici. Forse è di moda la scarsa conoscenza della propria lingua, ma la comunicazione così giunge di bassa qualità. Quindi poco attendibile.

    1. virgin-admin ha detto:

      Buongiorno Claudio,
      Grazie per il tuo commento.
      Ci potresti per favore indicare a quale parte del articolo riferisci? cosi cerchiamo di migliorare.

      Grazie

    2. Massimiliano ha detto:

      Gentilissimo, sono l’autore del testo da lei commentato e mi premeva ringraziarla per il suo intervento. Infatti, reputo che qualsiasi riscontro da parte dei lettori sia prezioso al fine di capire il valore del lavoro che si sta svolgendo. Pertanto, sono ben lieto che lei abbia dedicato una parte del suo tempo al mio articolo. Inoltre, sono lusingato del fatto che lei si basi sul nostro blog per valutare l’attendibilità della notizia e non su altre fonti che, almeno a mio parere, in questo momento sono un po’ più prestigiose, quali il Corriere della Sera o il sito ufficiale del Salone del Mobile. Infine, in qualità di seo copywriter, mi fa molto piacere che lei abbia trovato questo articolo: significa che ci sono persone che s’inoltrano fino alla decima pagina di Google quando svolgono le proprie ricerche.

      Dopo questo preambolo, le chiedo di aiutarmi a individuare gli errori ortografici e di sintassi che ho commesso, giacché non sono stato in grado di trovarli.
      A mia parziale giustificazione, la dico che si trattava di una bozza, che è stata pubblicata per sbaglio prima che le fossero apportate le modifiche necessarie. Certo, lei non lo sapeva, ne convengo con lei.

      Al contrario, mi ha stupito che una persona che conosce così bene la lingua italiana (lo do per scontato in quanto chi muove delle critiche di questo tipo e con i toni da lei utilizzati deve conoscere alla perfezione la materia) abbia utilizzato l’espressione “ed ortografici”. Infatti, la “d eufonica” si usa solo tra due vocali uguali e non tra due vocali diverse, eccetto espressioni ormai consolidate come “ad esempio”. Alla luce di tutto questo, la frase “egli visse ad Ancona” è corretta, mentre “egli si recò ad Empoli” non lo è.

      Sul vostro sito trovato lo stesso errore e ne ho trovato altresì un altro: “sia…che” al posto di “sia…”.

      Rinnovando il mio ringraziamento, le porgo i miei più distinti saluti.

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