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Classe antieffrazione ed estetica: le porte blindate

porta blindata antieffrazione

Partiamo dalla sicurezza: per capire quanto sia sicura una porta blindata, bisogna vedere qual è la sua classe antieffrazione.

LE CLASSI ANTIEFFRAZIONE

Poca protezione

Classe antieffrazione 1: una porta blindata che appartiene a questa classe offre il livello più basso di sicurezza, proprio basilare. Va bene se il malintenzionato è alle prime armi e utilizza strumenti come coltelli e tenaglie oppure la forza fisica.

Vi consigliamo di metterla a difesa di un locale di cui non v’importa più di tanto.

Classe antieffrazione 2: saliamo leggermente di livello rispetto a una porta blindata di classe antieffrazione 1.

Protezione media

Classe antieffrazione 3: siamo a livello medio di protezione. Uno scassinatore che cerca di forzare una porta blindata appartenente a questa classe deve già avere una certa esperienza e utilizzare strumenti un po’ più efficaci rispetto a quelli che abbiamo nominato prima, ad esempio cacciaviti o piedi di porco.

È indicata per gli appartamenti condominiali, a patto che ci sia un primo filtro all’ingresso del palazzo, ad esempio un portone principale o una portineria.

Bronzo, argento e oro

Classe antieffrazione 4: siamo sul podio. Una porta blindata di questo tipo è in grado di respingere attacchi provenienti da ladri esperti e che utilizzano strumenti “professionali” come asce, martelli, seghe, scalpelli e trapani.

Va bene per ville, villette, case isolate e appartamenti che si trovano in condomini privi di filtri come un portone che si apre solo suonando un citofono o un portinaio, quindi in cui il rischio è alto.

Classe antieffrazione 5: le porte blindate di questa categoria resistono ad attacchi di ladri molto in gamba e sono adatte a banche, gioiellerie e orologerie.

Classe antieffrazione 6: il top. Qui il livello di sicurezza è massimo. I luoghi protetti dalle Porte Blindate di classe 6 sono praticamente inespugnabili, a prescindere dall’abilità degli scassinatori e dai mezzi utilizzati.

Sono perfette per ambasciate, ambienti militari, banche, gioiellerie e orologerie e per la protezione di documenti riservatissimi. Anche la classe antieffrazione 5 andrebbe bene per la protezione di documenti riservatissimi, ma con la 6 si è ancora più sicuri.

La normative

Nel febbraio del 2000 sono entrate in vigore in Italia le norme UNI ENV 1627-1628-1629-1630, recependo quanto previsto dall’Unione Europea ed è quello che abbiamo scritto sopra.

Fino a quel momento vigeva la norma UNI 9569, che risaliva al 1989. Nel 2015 c’è stato un aggiornamento.

La normativa europea è formata dalla ENV 1627, ENV 1628, ENV 1629 e dalla ENV 1630.

Questo standard consente di catalogare le porte blindate in base alla loro capacità di resistere agli attacchi.

Le prove antieffrazione

Per capire a quale classe appartenga una porta blindata vengono effettuati dei test mirati.

I prodotti vengono sottoposti a una “prova di tipo” che viene effettuata presso un istituto.

Secondo la norma le prove della resistenza sono sotto carico statico, sotto carico dinamico e
sotto attacco manuale.

I campioni che superano tutte le prove diventano prodotti certificati.

Le prove sono convenzionali e reali:

Le prime fanno capire se la porta sa resistere ad attacchi carichi statici e ad attacchi dinamici e se ci sono dei difetti di produzione o di tipo progettuale.

Le seconde simulano degli attacchi reali e dicono se la capacità di resistenza del campione è proprio quella della classe antieffrazione cui dovrebbe appartenere.

Il tentativo di effrazione viene effettuato da un finto ladro che si comporta proprio come uno scassinatore navigato e utilizza gli strumenti più idonei.

Il tempo della prova è molto lungo e riproduce una situazione che potrebbe verificarsi davvero.

La normativa dice che le tre prove, quella sotto carico statico, quella sotto carico dinamico e ad attacco manuale, devono fatte proprio secondo questo ordine.

La prova sotto carico dinamico si effettua per le classi antieffrazione che vanno dalla 1 alla 3.

Non viene fatta per le classi superiori alla 3 perché è meno gravosa di quella statica e pertanto viene considerata inutile.

La prova ad attacco manuale si fa per la certificazione delle classi antieffrazione che vanno dalla 2 alla 6. La esegue del personale molto preparato e adatto alla situazione e con gli strumenti adatti.

Rinuncia

Secondo dei dati della Polizia di Stato, uno scassinatore improvvisato e con poca esperienza rinuncia dopo 2-3 minuti se sorgono dei problemi anche minimi.

Naturalmente, nella scelta dell’acquisto giocano un ruolo anche fattori come il contesto in cui si abita: se si abita in un luogo isolato o in un quartiere difficile sarà opportuno prendere una porta blindata di una classe antieffrazione abbastanza alta.

NON SOLO PORTE BLINDATE

Le statistiche dicono che una percentuale abbastanza alta di attacchi viene fatta alle finestre e alle portefinestre.

Purtroppo, avere solo una porta blindata, quella d’ingresso, non è più sufficiente, a prescindere dalla sua classe di antieffrazione.

Anzi, sovente i ladri vanno direttamente alle finestre e alle portefinestre perché la porta principale è ben protetta.

È importante quindi proteggere anche questi infissi e installare un vetro antisfondamento.

ALTRI FATTORI (NON SOLO ANTIEFFRAZIONE)

Secondo noi, tutte le porte blindate devono essere robuste e resistenti e respingere i tentativi di effrazione. Tuttavia, non basta.

Infatti, ci sono anche altre componenti di cui tenere conto, oltre alla capacità antieffrazione. Ad esempio, la capacità di isolamento al rumore, calore, all’aria, all’acqua ad altri agenti atmosferici.

Estetica

Non conta solo la capacità antieffrazione o di coibentazione. Crediamo che una porte blindata debba essere anche bella, oltreché utile alla difesa della casa dai malintenzionati. Per noi la componente estetica è molto importante.

Rivestimenti

Le porte sono ormai una parte integrante dell’arredamento di una casa e quelle blindate non fanno eccezione.

Una cosa da tenere molto in considerazione è il tipo di rivestimento.

Quelli in legno massiccio sono i più pregiati. I rivestimenti pantografati presentano il vantaggio della stabilità e vanno bene anche all’esterno. I rivestimenti lisci e fatti con più materiali non sono da scartare, anzi sono una possibilità molto valida (noce antico, rovere, pannelli laccati, vetri retro-laccati).

Forma

Anche la forma della porta blindata e le sue rifiniture sono molto importanti.

PER MAGGIORE SICUREZZA

Per essere ancora più sicuri, vi consigliamo anche d’installare una serratura smart. Analogamente, vi suggeriamo di proteggere i vostri dati informatici.

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