Design

L’Aeron chair e la crisi della Silicon Valley

Le aziende tecnologiche licenziano e svendono gli arredi. Prima tra tutte la poltrona simbolo del boom. Qualcuno però fa grandi affari!

Che rapporto c’è tra la crisi della Silicon Valley e l’Aeron chair?

IL FOGLIO

Ne parla Michele Masneri in un articolo pubblicato da Il Foglio martedì 28 febbraio (2023, ndr). Il catenaccio dell’articolo è il seguente: “Le aziende tecnologiche licenziano e svendono gli arredi. Prima tra tutte la poltrona simbolo del boom. Qualcuno però fa grandi affari”

Un’altra conseguenza della crisi è l’abbassamento dei prezzi degli immobili, che diventano più accessibili, si legge nell’articolo. Ecco un passo dell’articolo: “I prezzi magari si abbassano e qualcuno che non sia un magnate tecnologico può tornarci ad abitare, dicono”.

La città di cui si parla è San Francisco, dove, spiega l’articolo, gli immobili costano (mediamente!) 10.000 dollari al metro quadro.

Ma veniamo alla nostra Aeron chair: sì, è proprio lei la poltrona simbolo del boom (cfr supra).

Ecco un altro passo significativo dell’articolo:

“Improvvisamente, scrive il New York Times, uno dei simboli del successo startupparo […] scompare dalle sale riunioni […] e si ritrova nelle riunioni Zoom nelle catapecchie”.

L’AERON CHAIR

Ma che cos’è l’Aeron chair?

L’Aeron chair, commissionata dalla Miller a Stumpf e a Chadwick, è nata 1994. La sua qualità principali è quella di essere ergonomica.

Fa parte della collezione permanente del Moma di New York.

È stata la prima seduta da ufficio in cui al posto del tessuto e della gommapiuma è stata utilizzata una membrana in rete pellicle, un materiale in grado flettersi in più direzioni e abbastanza elegante.

Il sito Banca Mediolanum spiega che “Distribuisce in maniera uniforme il peso dell’utente eliminando i punti di pressione e di accumulo di calore”.

Quindi, Chadwick (che nel 2016 l’ha potenziata) e Stumpf, quando l’hanno progettata, hanno considerato come prima cosa il benessere e la salute delle persone durante il lavoro. A questo proposito, ecco una dichiarazione di Stumpf: “L’azienda crede che il design di qualità non ha soltanto a che vedere con la buona gestione dell’azienda, ma rappresenta un vero e proprio obbligo morale”.

Don Chadwick

Don Chadwick è un designer industriale americano specializzato in sedie e poltrone per ufficio. È nato a Los Angeles nel 1936. Ha studiato design all’Università della California e ha lavorato per l’architetto Victor Gruen. Nel 1964 ha aperto il proprio studio. Ha progettato il sistema di sedute modulari che porta il suo nome. Suo nonno faceva l’ebanista.

William Eugene Stumpf

William Eugene Stumpf era un designer americano. È nato nel 1936 a Saint Louis ed è morto nel 2006.

È interessante, ai fini di questo articolo, il fatto che abbia lavorato con specialisti in medicina ortopedica e vascolare e che abbia condotto ricerche approfondite sull’ergonomia, in particolare sul modo in cui le persone si siedono.

Si è laureato in design industriale all’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign e ha conseguito un master in progettazione ambientale presso l’Università del Wisconsin-Madison.

Ha detto anche: “[Durante il periodo universitario] ero completamente concentrato sulla liberazione del corpo. I miei progetti erano volti a liberarlo dai vincoli”.

Dobbiamo soprattutto a lui il sistema Ethospace.

L’azienda

La Herman Miller è un’azienda del Michigan nata nel 1905 che produce arredamenti e mobili per ufficio. Oltre alla sedia Aeron ricordiamo la sedia Equa, la sedia Aeron, il tavolo Noguchi, il sofa Marshmallow e la Eames Lounge Chair. In Europa ha uno è showroom a Milano, uno a Parigi e uno a Londra.

Le aziende Naughtone, Hay, Design Within Reach, Geiger, Maharan, CBS, Nemschoff, Mars Living Walls fanno parte del gruppo Herman Miller. Nel 2021 ha comprato la Knoll, che era un suo competitor.

PRIMA DELLA AERON CHAIR: L’ALLUMINIIUM CHAIR

L’articolo de Il Foglio definisce l’Aeron Chair “supertecnologica, molleggiata, aerodinamica e sinuosa”. Aggiunge che se ce ne sono in vendita molte usate significa che il settore tecnologico non sta attraversando un periodo florido.

Inoltre, Michele Masnei scrive che nell’immaginario collettivo ha soppiantato l’Allumium Chaire dei coniugi Charles e Ray Eames dei vecchi boss di Wall Street e utilizzata ancora oggi negli uffici e nelle sale riunioni.

Gli Eames

Charles Eames (Saint Louis 1907-ivi 1971) è stato un designer, un regista e un architetto. S’interessò anche alla fotografia.

Studiò alla Yeatman High School e alla Sam Fox School of Design & Visual Arts della Washington University di St. Louis. Subì l’influenza dell’architetto finlandese Eliel Saarinen.

Lavorò anche con la moglie Ray (all’anagrafe Ray-Bernice Alexandra Kaiser).

IL COSTO DELLA AERON CHAIR

Ma quanto costa l’Aeron Chair negli Stati Uniti? Masneri dice che il prezzo di listino supera i 1000 dollari (in Italia può superare i 3000 euro) ma su Internet si possono comprare a 400/350 euro.

Altre cause di questo fenomeno sono l’aumento dello smart working e l’aumento degli uffici vuoti.

UN NUOVO BUSINESS

Ma perché l’occhiello si conclude con la frase “Qualcuno però fa grandi affari”?

Perché nella Silicon Valley stanno nascendo aziende specializzate nella vendita della Aeron Chair e di altri arredi per ufficio. Non a caso, il titolo dell’articolo è Silicon Valley in saldo.

Naturalmente, l’abbassamento dei prezzi non riguarda solo la sedia creata da Stumpf e Chadwick.

 

Leggete anche: Lo sgabello Mezzadro dei fratelli Castiglioni

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