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Drop City, il design e la rinascita di via Sammartini

drop city

Una cosa molto interessante di questo Fuorisalone e di questa Sttimana del Design è il Drop City. In realtà, è stato presentato il 31 maggio, ma possiamo considerarlo parte integrante della Milano Design Week 2022.

All’inaugurazione c’era anche il sindaco Sala. che si è detto molto entusiasta del progetto, anche per via della collaborazione tra pubblico e privato.

CHE COS’È DROP CITY?

Di che cosa si tratta?

È la riqualificazione degli spazi presenti nel rilevato ferroviario che separa e che collega, tramite dei sottopassaggi, via Ferrante Aporti con via Sammartini. Il Drop City è in quest’ultima via.

Il nome ufficiale di questi spazi è Magazzini Raccordati.

Com’è avvenuta questa riqualificazione e perché ci interessa da vicino? Gli spazi sono stati assegnati a professionisti del design e dell’architettura.

Ci sarà anche una biblioteca dedicata a queste discipline.

NOLO E GRECO

Siamo in un quartiere che dista appena una traversata di tunnel da Nolo.

Ultimamente, questi spazi erano tutti degradati e abbandonati, a parte il Tunnel e qualche attività legata al mercato di pesce. Qualche anno fa c’era il Transilvania, con i tavoli a forma di bara. Un uomo girava con un serpente sulle spalle e lo faceva accarezzare.

Una sorte migliore non è toccata alla sua sorella via Ferrante Aporti. Se ci andate a fare una passeggiata, vedete che tutti i negozi adesso sono sul marciapiede opposto a quello del rilevato ferroviario. Se sbirciate dentro ai tunnel vedete fatiscenza e sporcizia.

Però, da un certo punto della via in avanti, andando verso la Stazione Centrale, la rinascita c’è già stata. Ad esempio, il Memoriale della Shoah è su questo lato.

Via Sammartini conduce verso la Martesana, che è costeggiata da via Rimembranze di Greco. Percorrendola, si arriva davanti alla chiesa di San Martino, che è il cuore di Greco. Il Leoncavallo è in questi paraggi.

Un’altra via celeberrima che c’è da queste parti è via Gluck.

L’area di via Sammartini e delle strade limitrofe ha un aspetto più industriale e post-industriale rispetto a Nolo, che ha un aspetto più urbano.

Possiamo considerare fratelli i due quartieri in quanto Nolo è la zona sud-est di Greco, cui fa riferimento anche parte della toponomastica. Ad esempi, via Natale Battaglia, una delle strade principali di Nolo, era “parroco e benefattore di Greco”.

FUORISALONE

Drop City quindi cerca di restituire alla città degli spazi preziosi ed è un bene che siano stati destinati ad attività in cui la nostra città eccelle.

Siamo andati a visitare Drop City e lo abbiamo trovato molto interessante. Suggestivo il contrasto tra gli ambienti quasi brutalisti e gli allestimenti, di cui quello che ci ha colpito di più è stato uno costituto da una serie di gabbie.

C’è uno spazio dove si comprano libri e uno spazio per le conferenze.

Tra i soggetti presenti, c’è anche il Ricardo Bofill Taller de Arquitectura di Barcellona.

Non mancano i temi del rispetto della natura, del riciclo, della tecnologia e della ricerca dei materiali.

DROP CITY E IL FUTURO

Drop City sarà grande circa di 10.000 metri quadri. Ci saranno anche laboratori di falegnameria, laboratori di robotica e laboratori di prototipa avanzata, una materioteca, un’area dedicata alla ricerca e un’area adibita a spazio espositivo.

Il progetto è nato 5 anni. Lo scopo è venire incontro alle esigenze degli studi di architettura, soprattutto di quelli composti da giovani, tenendo conto anche che i costi degli affitti a Milano sono molto alti.

Ricordiamo, infine, l’associazione 4 Tunnel, il cui fine è la rinascita dei quartieri adiacenti al rilevato ferroviario in Zona 2.

 

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