Architects, Architecture, Architettura, Events

Cohousing: il palazzo di legno basco di Barcellona

Cohousing il palazzo di legno basco di Barcellona L'immagine è puramente indicativa

Un edificio residenziale progettato dallo studio Peris+Toral Arquitectes è un esempio perfetto di cohousing. Non solo: è anche un esempio perfetto di utilizzo del legno nell’edilizia contemporanea.

Sorge nel comune di Cornellà de Llobregat (Barcellona) e si trova nel luogo in cui c’era il cinema Pisa (era un cinema molto iconico).

Cohousing il palazzo di legno basco di Barcellona L'immagine è puramente indicativa

L’immagine è puramente indicativa

COHOUSING E LEGNO

La costruzione è basata sull’idea di multi-familiarità e di condivisione. Infatti, non vi sono spazi di passaggio, né privati né comuni, ma solo stanze comunicanti.

Questo caseggiato ha 85 appartamenti, distribuiti su cinque piani. Queste 85 abitazioni sono raggruppate in quattro blocchi. Su ogni piano ci sono in media 18 unità abitative.

I raggruppamenti sono stati disposti attorno a un nucleo al fine di sfruttare la ventilazione incrociata e il doppio orientamento.

Ogni piano ha 114 stanze, per un totale di 543.

Tutto questo consente di ottimizzare al massimo l’utilizzo dello spazio.

All’interno degli appartamenti, nella stanza centrale, c’è una cucina a pianta aperta che fa da “centro di smistamento” ed elimina la necessità degli spazi di passaggio. Le dimensioni delle stanze sono state concepite in base alle necessità contingenti e al principio di flessibilità.

Si tratta del più grande edificio residenziale con struttura in legno che c’è in Spagna: pensate che la parte fatta con questo materiale ha un’estensione totale di 8.300 metri quadri. Inoltre, il legno è (quasi) a chilometro zero perché proviene dai boschi dell’Euskadi.

Al piano terra c’è una struttura in cemento armato che sorregge le strutture in legno

Il fulcro dell’edificio è un cortile, che collega una serie di spazi intermedi. Questo cortile, inoltre, è anche una sorta di piazza dove i condomini si possono incontrare e interagire.

Ai suoi quattro angoli ci sono quattro ingressi da cui ognuno può accedere ai corridoi invece di farlo direttamente dall’esterno (infatti, si può entrare nelle abitazioni anche tramite delle terrazze private).

Questo rafforza la funzione aggregativa del cortile. Altrimenti, che cohousing sarebbe?

Al piano terra c’è un portico che dà sulla strada. Questo portico crea da filtro tra la città e l’edificio.

 

Che cosa ne pensate del cohousing? Fatecelo sapere.

Per approfondire

Fonte

La morte dell’architetto catalano Bofill Levi

Il sito ufficiale di Peris + Toral

 

La psicologia ambientale

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *