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Gli ultimi progetti di Renzo Piano: carceri e periferie

Uno degli ultimi progetti di Renzo Piano riguarda il Parco XXII Aprile del quartiere Crocetta di Modena.

Di uno degli ultimi progetti di Renzo Piano (la riqualificazione di una zona ex Falck di Sesto e la Cittadella della Salute) abbiamo già parlato. Ma l’archistar genovese in questo periodo non si è limitato a questo.

Vediamo altre cose interessanti che ha fatto recentemente.

CASETTA PER LE DETENUTE

“È una casetta che somiglia a una casetta. Così come la prigione somiglia alla prigione”. E si chiama “Mama. Mama è un acronimo di qualcosa, ma è anche l’intercalare dell’amore: ma’, mama… mamma, se è vero, come dicono i dizionari, che è la prima sillaba che il neonato pronunzia: “ma”. E poi, inseguendo chissà quale suono o quale ombra, il neonato ripete e allunga, deforma e raddoppia: “ma-ma-ma-ma-mama, mamma.

E spesso [una donna) è dentro per colpa di qualche maschio, marito, compagno, amante o fratello che sia.

Non esiste in architettura lo stile materno ma questa casetta in prigione forse è proprio questo: un piccolo rammendo materno. Noi la guardiamo e ci sembra la casa come la disegnano i bambini, ma forse è la casa immaginata per un bambino da una mamma prigioniera.

Non ne ho mai disegnata una (di prigione), ma ci penso spesso. Annamaria Cancellieri che era ministro della Giustizia del governo Letta, aveva delle belle idee sulle carceri e mi aveva proposto di progettare un carcere modello. Poi, purtroppo non se ne fece niente. Comunque, se una casa in prigione deve somigliare il più possibile a una casa, una prigione deve somigliare il meno possibile a una prigione.

Mi piacerebbe accendere la scintilla degli affetti nelle carceri”.

Che cos’è Mama? Spiegazione di uno degli ultimi progetti di Renzo Piano

Mama è una casetta di legno arancione che si trova nella prigione femminile di Rebibbia.

Qui le donne detenute riceveranno i propri figli.

Intorno, ci sono un melograno, delle magnolie e delle piante di ribes.

È tutta di legno ma ha una platea di 50 centimetri. “Se ci fosse un terremoto la casetta resterebbe in piedi”, ha detto Piano.

Ha un soffitto spiovente di quattro metri e sessanta. Le celle hanno i soffitti bassi.

La casa è stata fatta da tre detenuti maschi del carcere di Viterbo. Li ha diretti il mastro artigiano Eriberto Berti. Le detenute si sono occupate delle finiture.

GLI ULTIMI PROGETTI DI RENZO PIANO PER LE PERIFERIE

I problemi delle periferie sono in numero finito, basta occuparsene affrontandoli uno dopo l’altro. Le “periferie, in cui vive l’80-90% della popolazione, sono le città del futuro. Le periferie sono sempre luoghi vilipesi, sempre affiancate da aggettivi denigratori (brutte, lontane). Ma c’è tanta energia”.

Parole di Renzo Piano, che proprio per questo scopo ha creato il G124. Il G124 è un gruppo di giovani architetti e Renzo Piano si sta avvalendo del loro aiuto per riqualificare alcune delle periferie italiane.

Parliamo brevemente degli ultimi progetti del gruppo di Renzo Piano.

Modena

Progetto di riqualificazione del parco XXII Aprile.

È stato sviluppato dal gruppo G124 ed è stato presentato il 18 ottobre a Palazzo Giustiniani. Rientra nell’ambito di “Riforestazione delle periferie”, che riguarda anche Padova e Palermo.

Per l’esattezza, i giovani architetti che hanno lavorato a Modena sono quattro e si chiamano Alessia Copelli, Martina Corradini, Stefano Davolio e Leo Piraccini. Sono stati coordinati da Matteo Agnoletto, docente di composizione architettonica del dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.

Il loro progetto si chiama Riparo.

Si tratta di un padiglione multifunzionale di 120 metri quadri fatto di legno di larice e di abete. È uno spazio aperto e si chiama così perché nasce per dare riparo alle attività che verranno svolte nel parco e anche per dare riparo ai bisognosi.

“Uno spazio aperto ma coperto, che verrà utilizzato per eventi, sagre, per lezioni all’aperto e anche per servire pasti ai bisognosi. È fatto di legno di abete con rivestimento in larice e giunzioni in acciaio zincato. Tutta la parte impiantistica e le connessioni sono celate nell’architettura dall’alto valore estetico. Come arredo, ci sono due panche, su una sarà montato il quadro elettrico», detto Alessia Copelli.

Di notte s’illuminerà e sembrerà una lanterna.

Intorno al Riparo verrà creata una radura circondata da un settantina di alberi. In mezzo a questa radura ci sarà l’opera Hora di Edoardo Tresoldi.

Matteo Agnoletto ha detto:

“È un parco dei popoli, frequentato da ben 14 etnie. È stata una sfida inedita per modalità e risultato ottenuto.

Invece, Convivio è tavolo in legno lungo 12 metri. Sarà posizionato sotto agli alberi che verranno piantati. Deve favorire l’integrazione tra le diverse etnie.

L’obiettivo è che diventi parte integrante della città e, soprattutto, del quartiere in cui sorge il parco XXII Aprile (il quartiere Crocetta).

Palermo

Allo Zen 2 Palermo il G124 (per l’esattezza, Antonino Alessio, Flavia Oliveri, Angela Valenti e Marina Viola, coordinati da Andrea Sciascia, che è docente di composizione architettonica e urbana presso l’Università di Palermo) ha fatto diventare un’ex discarica una piazza alberata. Era uno spazio in disuso. Si trova vicino alla circonvallazione.

“È vero, si tratta di gocce, ma queste hanno coinvolto centinaia di persone (e associazioni e scuole di quartiere, ndr)”, ha detto Andrea Sciascia.

Il Comune di Palermo ha dato il proprio contributo grazie, soprattutto, a Fabio Giambrone, vicesindaco ed ex senatore.

Ha messo a disposizione anche il suo Coime, il Centro operativo interventi di manutenzione edile.

Padova

A Padova il G124 (Debora Formentin, Maria Francesca Lui, Rodolfo Morandi e Marco Pittarella, coordinato da Edoardo Narne, professore di progettazione architettonica all’Università di Padova) si è occupato del Parco dei Salici, che si trova nel quartiere Guizza.

“Lo abbiamo individuato da subito come luogo in cui sognare un progetto con la gente. Guizza deriva dal longobardo e significa bosco: il destino era già nel nome, difatti siamo entrati in questo quartiere con l’idea della riforestazione. Si è trattato di un percorso fatto non solo di progetti, ma soprattutto di azioni, di ascolto dei luoghi e delle singole persone al fine di carpire non solo i loro bisogni, ma anche i loro sogni e aspirazioni. Solo a partire dai sogni potevamo immaginare un progetto che andasse oltre il contingente. Il progetto ha preso forma grazie all’inventiva, all’altruismo e alla gioia dei giovani borsisti». Lo ha detto Edoardo Narne.

Il G124 a Padova ha creato una radura nel parco, una geometria ellittica disegnata grazie alla piantumazione di 167 nuovi alberi (aceri campestri, frassini e carpini bianchi) e che costituisce anche un tributo.

Infatti, è anche un omaggio a Prato della Valle, una delle piazze principali di Padova. In uno dei due fuochi è stato messo un padiglione in legno lamellare di abete.

L’assessore al Verde, Chiara Gallani ha suggerito l’area in cui intervenire.

Le associazioni e la consulta hanno fatto un calendario di attività.

Anche la scuola che si trova vicino al parco è stata coinvolta. I bambini hanno fatto lezione tra gli alberi.

Inoltre, per una campagna di crowdfunding, gli abitanti hanno adottato degli alberi.

 

Il G124

È stato proprio Renzo Piano a volere che questi ultimi (per ora) tre progetti fossero presentati a Palazzo Giustiniani.

Ricordiamo che Piano è senatore a vita. Il suo ufficio si trova proprio a Palazzo Giustiniani. E G124 sta per

G Giustiniani

1 piano

stanza 24.

 

Piano paga i giovani borsisti con il suo stipendio da senatore a vita

 

L’architetto genovese ha detto dei progetti del G124: “Sono lavori modesti nelle dimensioni, ma non nelle ambizioni”.

NON SOLO EDIFICI: GLI ULTIMI PROGETTI DI RENZO PIANO DI ALTRO TIPO

Gli ultimi progetti di Renzo Piano non sono solo di calcestruzzo. Infatti, recentemente ha scritto un libro. Ne ha scritto uno anche il figlio.

Il grande maestro di architettura Renzo Piano ha disegnato anche delle maniglie per porte che a loro genere sono capolavori e sono oggetti d’arte.

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Un commento su “Gli ultimi progetti di Renzo Piano: carceri e periferie

  1. Angela ha detto:

    Vorrei farvi i complimenti perché ho trovato sul sito del grande maestro dell’architettura Renzo Piano un PDF che fa riferimento a un articolo sul vostro sito web. Complimenti davvero.
    Ecco il link al sito Renzo Piano: https://www.renzopianog124.com/wp-content/uploads/2021/11/G124_2021.11.8_VirginArchitects.pdf

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