Architettura, Urbanistica

Maria Santissima del Rosario di Terrasini

Maria Santissima del Rosario di Terrasini

La chiesa di Maria Santissima del Rosario di Terrasini è un bell’esempio di architettura sacra contemporanea.

Esempi famosi di chiese contemporanee

Queste strutture spesso sono state progettate da grandi architetti. Sono esempi perfetti di architettura razionalista, con linee pulite, ricerca sugli spazi, sobrietà, armonia e semplicità.

Possiamo citare anche gli esempi milanesi di Santa Maria Nascente a QT8 (Vico Magistretti), San Gabriele Arcangelo in Mater Dei a NoLo (Fratelli Castiglioni) e di San Francesco d’Assisi al Fopponino (Giò Ponti).

Santa Maria Nascente è il nome ufficiale del Duomo di Milano e Fopponino è un riferimento a un’area cimiteriale. Abbiamo già accennato all’area cimiteriale di via San Gregorio.

Il progetto di Maria Santissima del Rosario di Terrasini

Tornando a bomba, la chiesa di Maria Santissima del Rosario di Terrasini ha la forma di una tenda ed è stata progettata dallo studio Olivieri Office e dallo studio Am3 Architetti Associati. Si sono aggiudicati il concorso indetto dalla diocesi di Monreale con la partecipazione della Cei. Per la precisione, con la supervisione dell’Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei. Il tema era il nuovo centro parrocchiale.

Il primo studio è di Genova, il secondo di Palermo.

La chiesa coniuga estetica e praticità, sempre seguendo le linee dell’architettura contemporanea. E, nelle intenzioni di chi l’ha commissionata, deve diventare un centro di aggregazione sociale e culturale.

Secondo un principio cardine dei concorsi della Cei, un artista (Flavio Senoner) e un liturgista (Don Antonio De Grandis) hanno dato il proprio contributo al progetto.

“L’aula nel complesso ospita circa 300 posti a sedere e punta a generare uno spazio avvolgente dall’impianto centrico, ma sempre orientato verso l’area presbiterale, centro dell’azione liturgica. All’interno si trova la stessa dualità materica presente all’esterno”, ha spiegato chi ha realizzato il progetto. I progettisti hanno aggiunto:

“All’interno dell’aula il rapporto con il trascendente è sottolineato dalla luce, che accompagna il credente nel suo percorso: il soffitto bianco e luminoso, che sembra essere sospeso, trova il suo punto di altezza massima in corrispondenza del presbiterio, dove un grande lucernario diffonde la luce naturale su tutta l’aula liturgica.” (Fonte).

L’esterno

Un altro tema caro ai razionalisti è il rapporto delle nuove costruzioni con i quartieri: devono rispettare il principio del preesistente. Cioè armonizzarsi con l’ambiente. E questa chiesa lo fa.

La piazza dei Ragazzi

Contestualmente alla chiesa, è nata la piazza dei Ragazzi, nel punto in cui c’era un’area pubblica, finora poco utilizzabile, che ha visto una riqualificazione. Da questa piazza si accede ai locali della Caritas e al salone parrocchiale. Salone parrocchiale che “può affacciarsi ed aprirsi completamente, eliminando le barriere tra interno ed esterno”

Hanno fatto anche una gradonata, che vuole essere un luogo d’incontro e di aggregazione.

Terrasini

Terrasini è un comune di circa 13 000 abitanti che fa parte della Città Metropolitana di Palermo. Si trova vicino all’aeroporto Falcone-Borsellino

Maria Santissima del Rosario e il Duomo di Terrasini

Il Duomo è intitolato a Maria Santissima delle Grazie, la patrona di Terrasini.

Si tratta di una chiesa sei-settecentesca con una facciata barocca di colore giallo-rosa con otto colonne, di cui quattro in stile dorico e quattro in stile corinzio. L’interno è in marmo bianco e ha visto i lavori dei maestri siciliani.

Al centro della facciata del Duomo di Terrasini c’è la statua della patrona e ai lati quelle di San Pietro e di San Giuseppe. Un altro elemento che contraddistingue la chiesa sono le due torri campanarie, alte circa 30 metri, su cui ci sono installati due orologi. Le due torri campanarie sono tuttora funzionanti. Il Duomo è barocco e questo crea un bel contrasto ideale con Maria Santissima del Rosario

Nonostante sia barocco, è stato completato nella prima metà del Settecento. La chiesa è sorta nel periodo in cui c’era molta rivalità tra Terrasini e Cinisi. Un nobile di Terrasini e i cittadini decisero di costruire la chiesa più grande dei dintorni. I cittadini di Cinisi cercarono di ostacolarne la costruzione. Ci hanno messo una ventina d’anni per terminarlo. All’interno ci soni tre navate e dodici cappelle, che rappresentano i dodici apostoli.

La chiesa-tenda dista circa 10 minuti a piedi dal Duomo.

La Diocesi di Monreale

Maria Santissima del Rosario, così come Terrasini, afferisce alla Diocesi di Monreale, Ie cui origini affondano ai tempi dei Normanni. Guglielmo II decise che vicino a Palermo, nella località Super Sanctam Kyriac, ci dovesse essere un monastero con una chiesa perché lì la presenza musulmana era più forte. L’edificazione andò dal 1172 al 1176. Papa Alessandro III le diede molti privilegi e la fece dipendere dalla Sede Apostolica.

Sempre nel 1176 Guglielmo II ottenne dall’abate di Cava dei Tirreni molti monaci benedettini. L’abate divenne proprietario dei castelli di Giato, di Corleone e di quello di Calatatrasi, del casale di Bulchar e di altro ancora, non solo in Sicilia, ma anche in Calabria, Puglia e Basilicata. L’abate era il feudatario di queste zone, che erano sotto la sua giurisdizione, sia civile, sia penale.

Nel 1775, per decisione di Pio VI, l’arcidiocesi di Monreale confluì sotto quella di Palermo. Nel 1802 Papa Pio VII le restituì l’autonomia.
Il 2 dicembre del 2000 Papa Giovanni Paolo II l’ha resa suffraganea di Palermo. Oggi l’Arcidiocesi di Monreale comprende 25 comuni (1.509 kmq, 70 parrocchie).

Il Santo Patrono dell’Arcidiocesi è San Castrense vescovo. Le sue reliquie si trovano nella Basilica Cattedrale, sotto l’altare della cappella a lui dedicata.

Maria Santissima del Rosario di Terrasini è l’ultimo tassello di una storia secolare. Insieme al Duomo e ad altri elementi può attirare turisti (facendo anche del marketing culturale).

 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *