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Nanna Ditzel, una tavola rotonda su di lei

Nanna Ditzel, una tavola rotonda su di lei

Nanna Ditzel dovrebbe essere considerata una delle figure più importanti del design danese. Purtroppo, è stata “dimenticata”.

Lo hanno detto durante una tavola rotonda ospitata da Dezeen in collaborazione con Fredericia, il cui titolare, Thomas Graversen, ha dichiarato:

“Era considerata la donna punk del design danese. La generazione successiva non ha osato fare quello che aveva fatto lei. A volte ha realizzato cose che tecnicamente sembravano impossibili.

Anche se si era formata come ebanista, è stata una grande designer industriale. Ha progettato quelli che forse sono i treni più famosi della Danimarca, ha disegnato dei gioielli bellissimi per Georg Jensen e ha fatto un sacco di cose per la casa, come ciotole e tessuti. Ha disegnato quasi tutto ciò che usiamo nella vita quotidiana.”

Ma ha aggiunto che “in Danimarca non era molto conosciuta”.

Secondo Anders Byriel, CEO di Kvadrat, questo è dovuto al fatto che era una donna.

Anders Byriel ha aggiunto: “Penso che sia uno dei primi cinque designer danesi. È lassù con i grandi maestri”.

Questa tavola rotonda si è tenuta il 17 marzo nello showroom londinese di Fredericia.

C’era anche Marcus Fairs, fondatore e caporedattore di Dezeen, che ha fatto da moderatore.

Graversen e Byriel la conoscevano personalmente. Secondo loro, Nanna Ditzel merita di essere annoverata tra le icone del design danese, al pari di Hans J Wegner, Arne Jacobsen e Verner Panton.

LA VITA E LE OPERE DI NANNA DITZEL

Nanna Ditzel, morta nel 2005 all’età di 82 anni, ha disegnato prodotti sia per Fredericia sia per Kvadrat.

Era nata a Copenaghen nel 1923 e ha studiato alla Royal Academy di Copenaghen. Qui incontrò Jørgen Ditzel. I due si sono sposati e hanno aperto uno studio di design. Hanno lavorato insieme fino al 1961, quando lui è morto.

“Jørgen morì nel 1961 quando aveva solo 40 anni. Si dava più importanza a lui perché era un uomo. Dopo la morte del marito, lei si è occupata di tutto da sola”, ha spiegato Graversen.

Insieme a suo marito, la Ditzel ha progettato mobili, tessuti, carta da parati, articoli per la casa e altro ancora.

“Le persone forse non sapevano che molte delle cose che utilizzavano nella loro vita quotidiana erano state progettate da Nanna”, ha detto Graversen.

Dopo la morte di Jørgen, la Ditzel ha continuato a progettare mobili e altri oggetti. Ricordiamo i gioielli per Georg Jensen, i mobili per Fredericia e l’Hallingdal, il tessile di Kvadrat.

Rimasta vedova, si è trasferita a Londra dove ha gestito il negozio di mobili Interspace ad Hampstead insieme al suo secondo marito Kurt Heide fino al 1985, quando lui è morto. Dopodiché è tornata in Danimarca.

Le opere e l’eredità morale

Tra i mobili che ha disegnato per Fredericia c’è la sedia Trinidad (1993).

Nanna Ditzel apparteneva a una generazione di designer che si è ispirata a figure come Arne Jacobsen, Børge Mogensen e Hans J Wegner.

Nel 1942 si è diplomata con il designer Kaare Klint alla Danish School of Arts and Crafts e nel 1943 ha conseguito il diploma di ebanista.

“Ha infranto le regole di progettazione che Klint stava insegnando. Erano regole molto restrittive e molto formali”, ha detto Graversen.

“La sedia Trinidad nel 1993, quando è uscita, sembrava qualcosa di mai visto prima”, ha aggiunto. “Ai tempi andavano molto la sedia della serie 7 di Jacobsen e la sedia Ant. Ma all’improvviso qualcuno ha osato mettere delle decorazioni su una sedia”.

Ha iniziato a lavorare con Fredericia nel 1989. Oltre alla sedia Trinidad, ha ideato diversi pezzi, tra cui la Bench for Two-seat.

Nel 1965 la Ditzel disegnò l’Hallingdal, il primo tessuto di Kvadrat, detto “l’archetipo dei tessuti di lana”.

“È stata la nostra prima colorista influente”, ha detto Byriel. È stata molto importante per noi e penso che sia uno dei coloristi più importanti degli anni ’60 insieme a Verner Panton. Almeno, uno dei più importanti della Scandinavia”.

Secondo molti esperti, il lavoro di Nanna Ditzel è un ponte tra il design danese della metà del XX secolo e quello di una generazione più contemporanea, cui appartengono Cecilie Manz e Maria Bruun.

“Penso che ci sarà una nuova generazione che guarderà a lei come alla loro rockstar”, ha aggiunto Graversen.

L’IMPORTANZA DELLE DONNE NEL DESIGN E NELL’ARCHITETTURA

La rivalutazione del ruolo di Nanna Ditzel nella storia del design danese fa parte di un discorso molto più ampio che riguarda il ruolo delle donne nella storia del design e dell’architettura. Storicamente, il lavoro delle donne in questi settori è stato sempre poco considerato e si è data molta più importanza a quello dei loro colleghi maschi.

Facciamo alcuni esempi.

Lilly Reich era una professoressa del Bauhaus che ha trascorso oltre un decennio collaborando con l’architetto Mies van der Rohe.

Aino Marsio-Aalto era la moglie di Alvar Aalto. I due lavoravano insieme.

Nel 1991 l’architetto Robert Venturi vinse il Premio Pritzker. In quella circostanza, avrebbero dovuto darlo anche alla sua compagna, Denise Scott Brown.

 

Secondo voi è vero che non si dà alle donne architetto e alle donne designer l’attenzione che meritano?

Vi piace il design danese?

Ditecelo nei commenti.

 

Fonte

 

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