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Norman Foster e il problema degli aerei che inquinano

Norman Foster

Norman Foster ha lasciato il gruppo ambientalista UK Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency. Lo ha fatto insieme al proprio studio, il Foster & Partners. Lo studio di Zaha Hadid lo ha imitato. Come sappiamo, Zaha Hadid è morta nel 2016 e adesso a capo del gruppo c’è Patrick Schumacher.

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OPERE E PREMI DI NORMAN FOSTER

Norman Foster è un architetto e designer inglese di ottantacinque anni, nato da una famiglia operaia. È un esponente dell’architettura high-tech. Infatti, lo stile high tech è presente fin dalle prime opere, che puntano sugli aspetti tecnologici e strutturali.

Nel 1987 ha vinto il Premio Compasso d’Oro per Nomos e nel 1999 si è aggiudicato il Premio Pritzker. Ma ne ha ricevuti molti altri.

In realtà, il compasso d’oro lo ha vinto insieme al suo studio, il Foster + Partners, che conta centinaia di architetti dipendenti, ha sedi in tutto il mondo e fattura circa 200 milioni di dollari.

Tra i suoi progetti ne menzioniamo alcuni che ha realizzato a Milano come Apple Piazza Liberty e la riqualificazione di Piazza del Liberty e di Santa Giulia. Altri esempi sono il restauro e la ristrutturazione del Reichstag di Berlino, il World Trade Center di San Marino e la Casa degli elefanti nello zoo di Copenaghen.

Questo zoo è attento al benessere degli animali.

NORMAN FOSTER E L’ECOLOGIA

Riprendiamo il discorso proprio dalla casa degli elefanti.

Norman Foster è sempre stato molto attento all’eco-sostenibilità. Per questo motivo la sua decisione ha spiazzato tutti. Il punto è che lui vuole progettare ancora degli aeroporti, nonostante molti suoi colleghi e non solo considerino aerei e aeroporti una delle prime cause d’inquinamento. Tant’è che Greta è andata a New York dalla Svezia in nave.

LA POLEMICA TRA NORMAN FOSTER E GLI ALTRI

Il pomo della discordia è stato dell’aeroporto di Amaala sul Mar Rosso. Ma anche in precedenza aveva fatto progetti riguardanti gli aeroporti.

Le parole dell’archistar Norman Foster

Foster ha detto:

“Dalla nostra fondazione nel 1967 siamo stati pionieri di un’agenda verde e crediamo che il settore dell’aviazione, come qualsiasi altro settore, abbia bisogno di infrastrutture più sostenibili per raggiungere il suo scopo. A differenza di Architects Declare, ci impegniamo a soddisfare questa esigenza.

Crediamo che il segno distintivo della nostra epoca e il futuro del nostro mondo connesso a livello globale sia la mobilità. Mobilità di persone, merci e informazioni oltre i confini. Solo mediante un’azione coordinata a livello internazionale possiamo affrontare le questioni del riscaldamento globale e le future pandemie.

L’aviazione ha un ruolo fondamentale da svolgere in questo processo e continuerà a farlo. Non si possono spostare le lancette dell’orologio all’indietro. Esistono già alternative ai combustibili fossili per l’alimentazione degli aerei […] che non richiederebbero modifiche alle flotte degli aerei già esistenti. Airbus ha recentemente rilasciato tre linee di aeroplani che potrebbero essere alimentati a idrogeno anziché con un carburante per aerei e che, affermano, potrebbero iniziare a trasportare passeggeri entro il 2035″.

Risposta e controrisposta

Il gruppo ambientalista UK Architects Declare Climate and Biodiversity Emergency gli ha fatto notare che gli aerei inquinano molto e che l’aviazione di lusso produce molte emissioni nocive. Secondo l’Università di Linneaus (Svezia) nel 2018 appena l’1% della popolazione mondiale ha causato, direttamente o indirettamente, la metà di tutte le emissioni degli aerei.

Foster ha ribattuto che i progetti sugli aeroporti gli hanno permesso di assumere 1500 dipendenti e che bisogna cercare di migliorare il mondo ma senza fare battaglie anacronistiche perché ci sarà sempre più richiesta di voli.

ECONOMIA E AEROPORTI: L’ESEMPIO DI CHARLEROI

Dal 2000 l’aeroporto di Charleroi ha registrato una crescita esponenziale, sopratutto grazie agli investimenti della regione Vallonia e alla Ryanair: il numero di passeggeri è passato dai 255000 passeggeri del 2000 a quasi 6,8 milioni del 2013. Con un impatto positivo per l’economia della regione e forse di tutto il Belgio. Insomma, gli aeroporti sono preziosi e ancora insostituibili da questo punto di vista.

CHE COSA FANNO LE COMPAGNIE AEREE PER RIDURRE LE EMISSIONI?

Certo, gli aerei inquinano, ma alcune compagnie stanno prendendo provvedimenti.

La Singapore Airlines ha ridotto dello 0,24% le emissioni annuali della propria flotta grazie alla modifica dei motori Trent 900 che sono sugli A380. La flotta della Klm produce 13.500 tonnellate in meno di CO2 grazie alla riduzione di peso a bordo. Etihad di 17.000 tonnellate.

AEROPORTI, SEMPLIFICAZIONE E PROGETTI ECOSOSTENIBILI: LINATE

Tecnologie

A proposito della richiesta di voli che non cala e che gli aeroporti sono il futuro, ricordiamo che l’aeroporto di Linate è stato il primo aeroporto in Italia a munirsi delle nuove macchine EDS-CB con tecnologia TAC. Queste servono per il controllo dei bagagli a mano. Prendono il posto di quelle a raggi X. È stato anche il primo in Europa ad adoperarle. Da ottobre, al momento dei controlli di sicurezza. non è più necessario aprire le valigie e tirare fuori gli oggetti metallici. Il riconoscimento automatico degli esplosivi e le immagini 3D ad alta risoluzione da una parte hanno reso i controlli più efficaci in termini di sicurezza e dall’altro li hanno velocizzati.

E poi c’è il Face Boarding, cioè il riconoscimento facciale. In questo modo non è necessario esibire in continuazione i documenti d’identità e quelli per l’imbarco. I passeggeri devono limitarsi a far vedere la faccia alla macchinetta e possono tenere in tasca o nella borsa i documenti. Questo semplifica i controlli pre-imbarco. A febbraio del 2020 sono iniziati i test e dall’11 dicembre ne possono beneficiare tutti i passeggeri di aerei Alitalia che fanno la tratta Linate-Fiumicino e con documento elettronico rilasciato dopo l’1 gennaio ’16. In futuro ne usufruiranno anche quelli di altre tratte.

Sistema integrato

Linate sarà il capolinea della Mm4 di Milano, di cui la prima tratta aprirà proprio nel 2021. La prima tratta sarà Linate-Forlanini Fs.

In più, c’è in progetto una pista ciclabile che collegherà Linate con il Parco Nord. Segni che un aeroporto può essere inserito in un sistema di mobilità integrato ed ecosostenibile. Segno che forse ha ragione Norman Foster.

 

 

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