Sluishuis è un condominio che si trova ad Amsterdam. Perché ne parliamo? Ne parliamo perché non è un complesso abitativo come tutti gli altri. Infatti, Sluihuis sorge sull’acqua. Si trova su un lago artificiale che si chiama IJ. Lo hanno progettato lo studio olandese Barcode Architects e lo studio danese BIG.
LE CARATTERISTICHE DI SLUISHUIS
A Sluishuis, che è grande 49000 metri quadri, ci sono 442 appartamenti di diverse grandezze e per diverse fasce di reddito.. Il fulcro è il cortile. La realizzazione ha richiesto quattro anni di lavoro. Il 19 luglio 2022 i primi proprietari sono entrati nelle loro case.
Una cosa importante è che si tratta di un quartiere ecofriendly. Infatti, per costruirlo sono stati utilizzati soprattutto materiali naturali è che si è puntato molto sulla sostenibilità. Grazie all’isolamento termico, ai tripli vetri, al recupero di calore, all’impianto di teleriscaldamento, alla qualità eccelsa delle pompe di calore per l’acqua calda il raffrescamento, ai pannelli solari, al recupero di calore dai sistemi di ventilazione delle docce e all’illuminazione al led, il consumo di energia di Sluishuis sarà molto basso. E quindi anche il suo impatto sull’ambiente. Inoltre, le case sono molto luminose.
Ma chi ha progettato Sluishuis ha tenuto conto anche dell’aspetto estetico. In primo luogo, gli edifici sono fatti di alluminio e questo metallo riflette l’acqua. Questo fa sì che l’aspetto delle case cambi in base al momento della giornata. Una delle peculiarità di questo quartiere è che il suo aspetto cambia a seconda del punto di osservazione e di quando si guarda ma mantiene sempre una sua unità. Dal punto di vista della forma, è squadrato
E poi ci sono una terrazza panoramica, pontili di legno e 34 case galleggianti.
Sluishuis sorge su una piattaforma ed è stato progettato in modo tale che l’acqua entri nel cortile. Non a caso è stato soprannominato il quartiere galleggiante.
IJBURG
Questo condominio degrada verso il quartiere IJburg, un quartiere che si trova nella parte est di Amsterdam e che sorge su 7 isole artificiali del lago IJ.
Per raggiungere IJburg si deve attraversare il ponte Ennneus Heermabrug, il ponte più grande di Amsterdam.
Anche IJburg è stato progettato a tavolino. Vi sono 165 case. Di queste 165 abitazioni, 55 sono ville.
Le case sono fatte così: al piano – 1, che è sotto il livello dell’acqua, ci sono i locali di servizio (stireria e ripostiglio), al piano terra ci sono il soggiorno e la cucina e al primo piano c’è la zona notte.
Lo ha progettato lo studio Marlius Rohmrer.
Dal punto di vista estetico, notiamo un design minimalista. Il quartiere si specchia nel canale ed è attraversato da un corso d’acqua.
Anche IJburg, come Sluishuis, è un quartiere sostenibile. Inoltre, verrà trasformato in distretto energetico grazie all’installazione di altri pannelli solari (qualcuno c’è già). Entro il 2025 è previsto l’incentivo dell’utilizzo di macchine elettriche e di autobus elettrici.
Sull’origine del lago IJ ci sono più ipotesi. Invece, è molto probabile che il nome venga da una parola del nederlandese caduta in disuso che significa acqua e che a sua volta deriverebbe dal Frisone occidentale che significa piccolo fiume. Il nome si pronuncia ‘ei’ ed entrambe lettere si scrivono in maiuscolo.
Andreste a visitare questi quartieri? Ditecelo nei commenti.
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